mercoledì, Dicembre 4, 2024
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UN LEGNO DEL NAUFRAGIO DEI MIGRANTI DI CUTRO È STATO POSTO NEL MUSEO CIVICO DI CARIATI DURANTE LA PROCESSIONE DEL VENERDÌ SANTO

Un frammento dell’imbarcazione carica di migranti, tragicamente naufragata il 26 febbraio scorso sul mare di Steccato di Cutro (KR), è stato portato nella processione del Venerdì Santo per le strade di Cariati, insieme all’effigie del Cristo Morto e dell’Addolorata. Un rituale da sempre molto sentito nella comunità locale, che si svolge con la partecipazione dei sacerdoti delle parrocchie cariatesi e di migliaia di fedeli. Quest’anno si è camminato con particolare raccoglimento e pregato per i migranti di Cutro, il cui sacrificio, ha spiegato don Gino Esposito, arciprete della Cattedrale, li unisce alla Passione di Cristo, insieme a tanti uomini, madri, giovani donne, ragazzi, bambini e bambine che hanno perso la vita attraversando il Mediterraneo, e alle vittime delle ingiustizie e delle guerre che continuano a insanguinare il mondo. Da qui, al termine della Processione, una toccante esortazione alla preghiera, alla solidarietà e al rispetto della vita umana, significativamente tenuta da don Gino dal balcone del Museo Civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni. Quindi, su invito dello stesso Arciprete, in presenza anche di don George Viju, il sindaco Filomena Greco mi ha consegnato, in quanto Curatrice e Responsabile del Museo, il legno di Cutro che ho posto su una pedana collocata al centro della sala delle Migrazioni, insieme alle valigie di cartone dei primi calabresi emigrati in America, al trolley dei tanti concittadini che ancora oggi percorrono le strade del mondo, a volumi che raccontano l’epopea migratoria del nostro popolo. Il frammento dell’imbarcazione, distrutta dall’impatto con una secca a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, provocando la morte di oltre 90 persone e numerosi dispersi, era arrivato a Cariati in occasione della messa del 24 marzo scorso, celebrata in ricordo delle vittime del terribile naufragio nel santuario di San Cataldo, su iniziativa dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, dell’Amministrazione Comunale, della Fondazione Migrantes e con la partecipaziode dei docenti e degli studenti dell’IIS Cariati; gli stessi, nell’occasione, avevano lanciato sul mare, dalla spiaggia adiacente, una corona di fiori bianchi.

(ASSUNTA SCORPINITI)

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