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LE LAMPARE: L’OSPEDALE DI CARIATI NON COMPARE TRA LE 11 PISTE DI ELISOCCORSO NOTTURNO Il sindaco Minò: «Nessuna esclusione, stiamo acquisendo il terreno da un privato; terminata la procedura, l’ospedale avrà la sua elisuperficie»

CARIATI – L’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati sarebbe stato escluso dall’elenco delle strutture ospedaliere designate per il nuovo servizio di elisoccorso notturno. Lo sostiene il movimento “Le Lampare” che chiede alle autorità competenti l’immediata modifica della decisione e all’Amministrazione comunale guidata da Cataldo Minò di fare chiarezza e le dovute pressioni a chi di dovere.

In effetti, in base all’accordo stipulato tra Azienda Zero e Asp di Cosenza, nella delibera n.2079 del 28 settembre scorso il nosocomio cariatese non è contemplato; il progetto prevede la costruzione di undici elisuperfici da adibire al volo notturno per la gestione dell’emergenza urgenza sul territorio della Regione Calabria: il Pugliese di Catanzaro, il Gom di Reggio Calabria, gli ospedali di Praia a Mare, Rossano, Paola, Lamezia Terme, Cetraro e Castrovillari, l’Annunziata di Cosenza, la Base Hems di Cosenza, l’Università Germaneto di Catanzaro. Il costo complessivo per la realizzazione delle nuove superfici idonee al volo notturno è di 1.700.000,00 euro, da affidare tramite bando di gara.

Per il sindaco Cataldo Minò, questo non significa che l’ospedale di Cariati sia stato escluso, né che non sarà sede di elisoccorso con volo notturno. «La superficie dove dovrà essere realizzata la pista per l’elisoccorso, antistante l’ospedale – dichiara Minò – non è di nostra proprietà. Si tratta di un terreno privato, per cui come Comune stiamo procedendo ad acquisirlo. Appena saremo pronti, avremo anche noi l’elisuperficie con volo notturno. Quando il 28 settembre scorso è stata pubblicata la delibera, mi sono attivato immediatamente e ho avuto rassicurazioni dalla Regione e dall’Asp in tal senso già il giorno dopo. Fare uscire una notizia dopo più di un mese dalla pubblicazione della delibera, quando il problema è già stato risolto – conclude il sindaco di Cariati – serve solo a creare inutili allarmismi».

Attualmente, a Cariati l’elisoccorso può atterrare solo di giorno e in zona porto o campo sportivo, distanti dall’ospedale, dove il paziente deve essere trasferito in ambulanza (molte volte senza medico), con minuti preziosi che si perdono, ad esempio, in casi di infarto o traumi gravi.

Maria Scorpiniti

(nella foto, un elisoccorso atterrrato al porto di Cariati)

 

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