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CARIATI – OSPEDALE, REPARTI IN AFFANNO

Nel Laboratorio un solo biologo, l’unico tecnico in ferie e il Punto di primo intervento in difficoltà. Appello di Nursind e Lampare alla politica e all’Asp per l’apertura del pronto soccorso

CARIATI – In un presidio sanitario che si appresta a riaprire come ospedale di zona disagiata, con un pronto soccorso e i posti letto per acuti, il Laboratorio analisi annesso all’ancora per poco Punto di Primo Intervento continua ad andare avanti con molta difficoltà. Dall’Asp assicurano di essere al lavoro per farlo funzionare h24, visto il processo di trasformazione del PPI in pronto soccorso già iniziato con il trasferimento del personale e delle attrezzature nei nuovi locali realizzati dall’Azienda cosentina con un investimento di oltre 800 mila euro. Il motivo del disagio è sempre lo stesso: la cronica carenza di personale, unita – secondo il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind Cosenza – all’organizzazione dei diversi turni di servizio.

Ricordiamo che, nella riorganizzazione della sanità calabrese, il Vittorio Cosentino dovrà funzionare secondo i canoni previsti per un ospedale di zona disagiata, integrato con lo Spoke di Rossano e Corigliano, il cui personale potrebbe coprire anche i turni di Cariati. Nel Laboratorio analisi del Vittorio Cosentino, finora, ha operato un medico “gettonista” in pensione, il dottor Cataldo Formaro. Da qualche settimana, è arrivata una nuova dirigente Biologa che si è trovata a lavorare da sola, poiché, da quanto si è appreso, l’unico Tecnico di laboratorio è andato in ferie e a Formaro non è stato rinnovato il contratto. È facile intuire la difficoltà, con una sola persona, a coprire i turni di servizio o assicurare le reperibilità indispensabili al PPI, ma anche i problemi ad utilizzare strumenti e macchinari che sono prerogativa di altre figure.

In vista dell’apertura del pronto soccorso, e per far fronte all’aumento degli accessi al PPI del periodo  estivo, il sindacato chiede all’Azienda Sanitaria di Cosenza il ripristino del servizio h24 del laboratorio analisi e l’inserimento di nuovo personale da assumere dalle graduatorie ancora valide (infermieri, Oss, tecnici di laboratorio, autisti per il trasporto dei campioni e un dirigente medico esperto) o tramite nuovi avvisi pubblici. La continuità del servizio va urgentemente garantita – dice Nicodemo Caparbo di Nursind – in conformità al nuovo atto aziendale previsto dall’Asp Cosenza che, basandosi sul Dca 64/2024 della Regione Calabria, vedrà per il presidio di Cariati il nuovo pronto soccorso, il laboratorio analisi, la radiologia e altri servizi aperti h24. Capalbo evidenzia anche una carenza di personale nell’assistenza domiciliare: gran parte del lavoro dell’Adi (Assistenza domiciliare integrata) è oggi affidata alla cooperativa Sadel, a dimostrazione – dice – della volontà di privatizzare la sanità.

Il gruppo Le Lampare, in prima fila nella mobilitazione per la riapertura dell’ospedale, stigmatizza invece il silenzio della politica locale «mentre il territorio continua a essere depredato dalla politica regionale, nazionale e dai dirigenti di Asp Cosenza». A livello locale, lanciano un appello al sindaco Cataldo Minò, agli assessori e ai consiglieri del comune di Cariati, a non ripetere gli errori del passato, dichiarandosi disponibili a qualsiasi interlocuzione utile a risolvere i problemi. Infine, chiedono al presidente/commissario regionale Roberto Occhiuto quali iniziative urgenti intende assumere per aprire il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati.

Maria Scorpiniti (Il Quotidiano del Sud – 18 luglio 2024)

 

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