Dopo l’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua potabile in alcune zone del territorio comunale
CARIATI – Il gruppo di minoranza Le Lampare interroga il sindaco di Cariati Cataldo Minò sulle criticità legate alla crisi idrica. Nell’interrogazione, presentata nei giorni scorsi, di cui si chiede risposta scritta entro trenta giorni, come da Regolamento, il Gruppo parte dalla recente ordinanza sindacale n. 12 del 5 settembre scorso, ancora in vigore, che vieta l’utilizzo dell’acqua destinata a scopi potabili e al consumo umano proveniente dall’approvvigionamento idrico del Petraro in zona Petraro Salto – Le Pigne, piazza del Lavoro, piazza dei 50, via Carducci, via San Paolo e San Pietro. Nell’ordinanza si legge che, a causa della forte crisi idrica, il territorio di Cariati per l’approvvigionamento d’acqua è servito anche da pozzi privati e comunali e che in estate è stato effettuato un servizio autobotte, mentre in alcune zone l’acqua erogata dalla rete comunale è di colore scuro e maleodorante.
Le Lampare chiedono al Sindaco, nella sua qualità di massima autorità sanitaria comunale, di conoscere gli esiti degli esami non conformi; la data dell’ultima pulizia dei serbatoi comunali; il soggetto abilitato ad effettuare la sorveglianza degli impianti dell’acqua potabile e dei serbatoi comunali. Chiedono, inoltre, di conoscere gli estremi dell’affidamento e il numero minimo di accessi giornalieri previsti, infine gli estremi degli atti amministrativi del servizio autobotte citato nell’ordinanza, con le modalità e i criteri utilizzati per la distribuzione e la fornitura dell’acqua, gli estremi dell’avviso alla popolazione del servizio autobotte e il sito di captazione e riempimento delle stesse, insieme alle analisi effettuate.