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CARIATI – BILANCIO DI PREVISIONE: TUTTO DA RIFARE

Il Tar accoglie il ricorso delle minoranze e annulla, per una questione tecnica, il documento contabile e gli atti allegati

CARIATI – Il bilancio di previsione finanziaria 2024 – 2026 del Comune di Cariati, il primo a guida Cataldo Minò, è tutto da rifare. Il Tribunale Amministrativo della Calabria, con sentenza n. 1423/2024 dello scorso 5 ottobre, accoglie il ricorso dei gruppi di opposizione Le Lampare e L’alternativa C’è e annulla l’importante documento contabile approvato dalla maggioranza, insieme a tutti gli atti allegati. A ricorrere al Tar erano stati consiglieri di minoranza Saverio Greco, Emma Filippelli, Nunzio Funaro e Mimmo Formaro, rappresentati in giudizio dall’avvocato Oreste Morcavallo, mentre a difesa del Comune di Cariati c’era l’avvocato Rita Cosenza.

Attraverso il ricorso, le opposizioni hanno chiesto e ottenuto l’annullamento della deliberazione del Consiglio comunale n. 16 del 7 marzo 2024, avente ad oggetto l’approvazione del bilancio di previsione finanziaria 2024 – 2026, ma anche di tutti gli atti allegati al documento relativi all’annualità 2024, con i quali è stata deliberata l’approvazione della quantità e qualità di aree e fabbricati, dell’imposta di soggiorno, delle aliquote Imu e tariffe rifiuti, del piano di finanziamento per i costi del servizio gestione rifiuti urbani, delle entrate proprie dell’Ente, del canone unico patrimoniale e mercatale, del piano delle alienazioni immobiliari 2024/2026, del servizio idrico integrato e determinazione delle tariffe, dell’addizione comunale Irpef, della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (Dup) 2024/2026.

Soddisfazione per l’esito del ricorso ha espresso l’avvocato Morcavallo, secondo il quale i princìpi affermati nella sentenza sono quelli applicabili agli enti locali. Il legale cosentino ha basato il ricorso al Tar sul fatto che il Dup deve essere deliberato prima dalla Giunta comunale, ai fini della successiva presentazione in Consiglio, e trasmesso a tutti i consiglieri; solo dopo, sulla base degli indirizzi forniti dal consiglio comunale, la Giunta provvede ad aggiornare il Dup e la nota di aggiornamento va in Consiglio per l’approvazione, unitamente al bilancio previsionale. Il Comune di Cariati, invece, ha proceduto all’approvazione del Dup senza la previa acquisizione della posizione del consiglio comunale. Ritenendo valide le motivazioni avanzate dall’avvocato Morcavallo, e riscontrando una violazione del regolamento e della normativa, il Tar ha accolto il ricorso e annullato gli atti di approvazione del bilancio con gli allegati.

Sul punto illustrato nell’assise del 7 marzo scorso dall’assessore al ramo Francesco Cicciù, maggioranza e opposizione si erano confrontati, in alcuni momenti anche scontrati, senza però riuscire a trovare un accordo. Il consigliere Greco (L’Alternativa C’è), nel suo intervento, aveva chiesto il rinvio della seduta, rilevando la mancata preliminare discussione e deliberazione del Dup, e alcuni dati incongruenti. «Rettificate e rinviate il punto al prossimo consiglio – aveva chiesto espressamente il capogruppo dell’Alternativa C’è – in caso contrario ci costringerete ad impugnare l’atto».

Alla fine era stato approvato con i soli voti della maggioranza e a nulla erano valse le spiegazioni dell’assessore al bilancio Cicciù e del responsabile dell’Area finanziaria Bruno Morise Guarascio. Il no dell’opposizione è scaturito, in sostanza, da una questione tecnica, ma aveva anche il sapore di una bocciatura verso un documento che, dal punto di vista politico, a loro dire risultava carente di visione e di attenzione verso le fasce deboli, mentre le opere preventivate erano quelle programmate dalla Giunta precedente.

Ora, alla luce della sentenza del Tar, sono in molti a ritenere che sia arrivato il momento di aprire un dibattito politico e c’è già chi in città invoca le dimissioni dell’assessore Cicciù.  (Maria Scorpiniti)

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