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SCALA COELI: IL SITO “DELLA DISCORDIA”, MAI VOLUTO DAL TERRITORIO

Anni di dura lotta, sit-in, manifestazioni, raccolte firme non sono serviti ad impedire l’apertura prima e l’ampliamento poi della discarica privata per rifiuti speciali non pericolosi di Scala Coeli. L’intero territorio ha sempre manifestato contrarietà all’impianto e le amministrazioni dei Comuni interessati hanno deliberato il no al progetto. Contrari anche Legambiente e comitati ambientalisti, agricoltori e allevatori che si sono visti costruire una discarica in una zona dove si adotta il metodo della coltivazione biologica, con produzioni agroalimentari certificate, e dove resistono gli ultimi allevamenti di razza podolica, il tutto a pochi passi dagli affluenti del fiume Nicà che, tracciando il confine tra le province di Cosenza e Crotone, va a sfociare nel mare Jonio fra i comuni di Cariati e Crucoli Torretta.

Una vicenda lunghissima, iniziata nel 2010 quando, con un decreto del Dipartimento Ambiente del 29 marzo, la Regione Calabria autorizza la società Bieco srl alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali in località “Case Pipino” con capacità di abbanco di 93.000 metri cubi. Nel 2016 la richiesta dell’ampliamento, per una ulteriore superficie di ettari 6,80 e un volume di abbanco di 1.172.000 metri cubi. La Regione nomina un commissario ad acta a presiedere la Conferenza dei servizi, che chiede alla ditta di rimodulare il progetto secondo la proposta avanzata dall’Ato e per il superamento delle criticità evidenziate dalla Struttura Tecnica di Valutazione nel parere negativo espresso a novembre 2018: metà della discarica sarebbe dovuta servire allo smaltimento derivante dal circuito pubblico dei rifiuti.

Nelle successive Conferenze vengono evidenziate altre criticità in merito alla viabilità di accesso: la strada provinciale di Crotone, chiusa al transito dal 2015, è l’unica che conduce alla discarica e attraversa il territorio del Comune di Crucoli e Scala Coeli, soggetto a vincolo idrogeologico e a continui dilavamenti e frane che provocano smottamenti del corpo stradale.

Alla fine, il 20 novembre 2019, si autorizza l’ampliamento, nonostante alcuni pareri negativi, una serie di pareri positivi con prescrizioni e il rigetto della sdemanializzazione delle aste fluviali da parte dell’Agenzia del Demanio. Dal canto suo, la Bieco ha sempre asserito che non sussistevano pericoli di inquinamento ambientale e che gli organi di controllo si sono sempre attivati per effettuare verifiche che hanno avuto esito negativo. E al ricorso presentato da Legambiente, la società incassa il parere favorevole da parte del Tar (sentenza n. 2334 del 23 dicembre 2021) sulla regolarità delle procedure seguite.

Si arriva al drammatico 20 giugno 2023, quando i Carabinieri della Forestale di Corigliano – Rossano pongono sotto sequestro la discarica. Erano stati allertati nelle prime ore del mattino; giunti  presso l’impianto di smaltimento, vedono che un ingente quantitativo di percolato dalla discarica si riversa nel torrente Patìa, affluente del Nicà, causando una grave compromissione dei corsi d’acqua. La ditta, nell’immediato, mette in sicurezza il sito e, nelle settimane successive, smaltisce il percolato fuoriuscito tramite autobotti.

L’area della discarica è posta sotto sequestro per eseguire gli accertamenti del caso, senza intralciare le operazioni di messa in sicurezza volte ad arginare eventuali danni ambientali. La Procura della Repubblica di Castrovillari segue con interesse gli sviluppi della vicenda per accertare eventuali responsabilità. Lo sversamento dei liquami, a ridosso della stagione estiva, costringe i sindaci ionici ad emettere i divieti di balneazione e di uso dell’acqua in agricoltura. I movimenti ambientalisti, tra cui Le Lampare e Legambiente Nicà, parlano di “disastro annunciato” e chiedono la bonifica del sito per evitare ulteriori rischi all’ambiente e alla salute dei cittadini. Ieri il nuovo sequestro che pone ulteriori dubbi e interrogativi sulla necessità di costruire discariche in un territorio a chiara vocazione agricola e turistica. (M.S.)

 

 

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