Nato dalla collaborazione tra Università di Genova, Istituto Nazionale di Astrofisica e Unical
L’osservatorio astronomico “Galileo Galilei” del Liceo Scientifico di Cariati protagonista del Progetto Noctis, di rilevanza internazionale. L’Osservatorio realizzato con fondi Pnrr, completamente remotizzato e automatizzato, è stato inserito all’interno del Progetto che ha come obiettivo quello di creare una rete nazionale di osservatori astronomici, portato avanti dall’Università di Genova in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Università della Calabria, sotto la supervisione della docente cosentina Sandra Savaglio, astronoma e astrofisica specializzata nello studio delle origini dell’universo.
L’intero Istituto di Istruzione Superiore di Cariati diretto da Sara Giulia Aiello, di cui il Liceo fa parte, ha espresso soddisfazione e orgoglio per la partecipazione dell’osservatorio “Galilei”, registrato al Minor Planet Center con il codice D75, nel progetto che vede insieme altre prestigiose strutture di Liguria, Toscana, Campania e Sicilia.
Nello specifico, Noctis si propone di osservare e studiare fenomeni astronomici di grande interesse, come transiti di esopianeti, stelle variabili, monitoraggio di detriti spaziali, esplosioni cosmiche e transienti astronomici. Grazie a una copertura coordinata del cielo, la rete Noctis raccoglierà dati scientifici preziosi con strumenti più potenti di nuova generazione, contribuendo a una visione sempre più completa dell’Universo. Inoltre, avrà una forte valenza didattica e divulgativa, offrendo esperienze immersive per studenti e appassionati di astronomia.
«La partecipazione al progetto Noctis – afferma la dirigente scolastica Aiello – consentirà di entrare a far parte di un programma di ricerca astronomica nazionale e internazionale, rafforzando collaborazioni con istituzioni scientifiche di eccellenza e offrendo agli studenti del Liceo Scientifico di Cariati notevoli opportunità didattiche aggiuntive».
Per il professore di matematica e fisica dello Scientifico, Domenico Liguori, responsabile dell’osservatorio Galilei, lo studio dell’astronomia amplia la comprensione dell’universo e, nello stesso tempo, stimola l’interesse dei ragazzi per le discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sempre più presenti oggi nei programmi scolastici. «Per questo – conclude Liguori – ringrazio la professoressa Savaglio per la fiducia che ci ha concesso e per la possibilità che ci offre di collaborare con grandi astrofisici di professione».