Soddisfatto il vicesindaco Forciniti: «Meno evasione, tributi equi per tutti, tagli della spesa ma senza penalizzare i servizi»
PIETRAPAOLA – In un Comune come Pietrapaola, che versa in uno stato di dissesto finanziario dichiarato, parlare di risanamento dei bilanci suona come un vero e proprio miracolo. Eppure l’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Manuela Labonia è riuscito a compierlo in soli due anni di gestione dell’ente, mostrando una prospettiva concreta per il futuro. Sono risultati incoraggianti che, numeri alla mano, già nella prossima programmazione 2026/2027 potrebbero portare al risanamento completo delle casse dell’Ente.
A dichiararlo con soddisfazione è il vicesindaco con delega al Bilancio Pino Forciniti, il quale illustra i dettagli di quello che oggi definisce senza ombra di dubbio un percorso virtuoso. «Ci siamo insediati a giugno 2022 – dice – ereditando un Comune in dissesto e un disavanzo di circa 3,5 milioni di euro. Abbiamo dovuto approvare il consuntivo della precedente amministrazione che portava questa pesante eredità. Ma già nell’anno successivo, il 2023, pur con la dichiarazione di dissesto, abbiamo approvato un consuntivo che presentava un primo avanzo di amministrazione».
Un avanzo confermato anche nel 2024, attestandosi a circa 700 mila euro, con una lieve differenza rispetto ai circa 800 mila euro del 2023, dovuta principalmente all’aumento del fondo contenzioso, conseguenza dell’azione di riscossione avviata. E il bilancio di previsione 2025-2027 fa prevedere buone prospettive anche per il 2026, consolidando un percorso di risanamento che sta portando il Comune verso una stabilità finanziaria attesa da tempo. Un risultato straordinario – spiega ancora il Vicesindaco – raggiunto grazie a una strategia ben definita e implementata tra il 2022 e il 2023, che spinge l’Esecutivo guidato da Manuela Labonia a continuare sulla strada intrapresa, per offrire ai nostri cittadini un futuro di maggiore stabilità e opportunità di sviluppo.
«Abbiamo messo mano alla gestione dei tributi – ricorda Forciniti – recuperando ben cinque anni di arretrati nella riscossione di Tari, Imu, acqua e altre imposte che non erano mai state richieste. Parallelamente – aggiunge – abbiamo onorato i debiti verso piccole e medie imprese, consulenti, professionisti e fornitori. La parola d’ordine è stata e rimane risparmio e taglio della spesa – conclude – ma senza penalizzare i servizi essenziali». L’impegno è dunque chiaro, teso a garantire una gestione trasparente ed efficiente delle risorse comunali, ridurre l’evasione e garantire tributi equi per tutti.