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CARIATI – «ELISUPERFICIE VICINO ALL’OSPEDALE»

Appello di Nursind e delle Lampare per ottimizzare il trasporto dei pazienti. Presa di posizione sull’ubicazione, continua il pressing sull’Asp

CARIATI – Nuova elisuperficie adibita a volo notturno, ancora da realizzare. Occorre valutare dove ubicarla, affinché sia davvero funzionale all’emergenza urgenza e consenta il trasporto rapido dei pazienti colpiti da infarto, ictus o politraumi, per i quali ogni minuto è prezioso. Il monito arriva, ancora una volta, dal sindacato delle professioni infermieristiche Nursind, rappresentato a livello territoriale da Nicodemo Capalbo, e dal gruppo Le Lampare, i quali ricordano che lo scorso 17 maggio il Comune di Cariati, successivamente alla valutazione dei dirigenti Asp Cosenza, ha reso noto in Consiglio comunale l’individuazione di due probabili postazioni.

La prima, in zona Ponte del Varco, fuori le mura del centro storico e dopo il cimitero, distante dall’ospedale Vittorio Cosentino circa 5 km e raggiungibile percorrendo un tratto della famigerata SS106, poi quello in salita che porta al borgo fino ad un complesso sportivo realizzato con fondi provinciali, mai entrato in funzione. La seconda soluzione, molto più funzionale e auspicabile, presso la collinetta antistante il presidio sanitario, a quanto pare su un terreno privato che il Comune si era impegnato ad acquisire. Tra l’altro, quest’ipotesi era stata già presa in considerazione dai responsabili dell’Asp di Cosenza insieme alla precedente Giunta Greco.

Nursind e Lampare, nel sottolineare l’importanza di un posizionamento congruo, riportano come esempio l’elisuperficie dell’ospedale di Paola, attigua ai locali del pronto soccorso, che permette di trasportare addirittura a piedi i pazienti da trasferire con urgenza. Nursind rimarca, in particolare, come la collinetta antistante il presidio sanitario di Cariati costituisca la scelta più valida, perché fornirebbe una risposta immediata, realizzabile in tempi brevi. Lo stesso sindacato ha chiesto formalmente all’Asp di Cosenza un’ulteriore verifica ed ha suggerito di inoltrare la richiesta all’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), per permettere le fasi di decollo e atterraggio vicino l’ospedale. «Tali mezzi salvavita come l’elisoccorso, che ad oggi vola dalle ore 7 del mattino alle ore 19 di sera – scrive infatti Nursind nella richiesta all’Asp – servono a sopperire nella notte alla carenza di autoambulanze, dando risposte efficaci per patologie tempo dipendenti».

Al momento, su Cariati, l’elisoccorso può atterrare solo in zona porto, distante dall’ospedale virca tre chilometri, percorribili tutti sulla SS106. E solo di giorno. Bisogna essere fortunati anche in questo, perché se succede qualcosa di notte è necessario votarsi al Santo protettore. Gli Hub più vicini distano circa 2 ore di statale 106 e i chilometri sono davvero troppi per le patologie tempo dipendenti.

Ricorda in proposito Nursind: «L’installazione di una piattaforma funzionale non sarebbe a garanzia della sola comunità di Cariati, ma di tutte quelle dell’entroterra, dei centri del Basso Jonio cosentino e dell’Alto Crotonese che vedono un primo ospedale a diversi chilometri di distanza, viaggiando su strade di fortuna, montuose e collinari, sterrate, nonché sulla SS106, la più pericolosa per eccellenza».

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud”29 agosto 2024)

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