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OSPEDALE, MARITO E MOGLIE DA CUBA A CARIATI, MA MANCANO ANCORA MEDICI E INFERMIERI

Il Punto di Primo Intervento resta depotenziato nonostante i cubani. Le Lampare incalzano l’Asp: “Il mammografo, acquistato da mesi dall’Azienda, non è ancora arrivato”

 CARIATI – La notizia dell’arrivo a Cariati di due medici cubani, marito e moglie, destinati all’emergenza-urgenza, è stata accolta favorevolmente dal movimento le Lampare, che vedono in questo un altro importante passo in avanti compiuto da Asp e Regione verso l’ormai imminente riapertura dell’ospedale Vittorio Cosentino, inserito nella nuova rete regionale come Ospedale di zona disagiata. Il Movimento, in prima linea nella lunga battaglia dei mesi scorsi per ottenere la riattivazione delle funzioni ospedaliere dismesse nel 2010, incalza ancora una volta l’Azienda Sanitaria di Cosenza, segnalando il perdurare della grave carenza di personale rispetto alla pianta organica prevista, in particolare nel Punto di Primo Intervento che in questi mesi estivi è letteralmente preso d’assalto da residenti e turisti bisognosi di cure.

«Diamo il benvenuto ai due medici cubani arrivati al PPI lunedì scorso e destinati al nuovo Pronto Soccorso, i cui interventi di riqualificazione e rifacimento totale sono in corso – afferma il portavoce delle Lampare, Mimmo Formaro – tuttavia nello stesso PPI mancano cinque unità infermieristiche per completare la pianta organica che dovrebbe essere minimo di dodici infermieri».

Una criticità che costringe il personale a turni massacranti, su cui l’Asp deve intervenire in tempi celeri, anche in vista dell’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso che dovrebbe avvenire nei primi giorni di ottobre (i lavori dovrebbero concludersi entro fine settembre). Ma non è la sola criticità. Il Laboratorio analisi, essenziale per il settore dell’emergenza urgenza, per il reparto Dialisi e per la RSA medicalizzata, oggi ridotto a punto prelievo, è sotto organico sia di medici che di infermieri. Altra nota dolente per Cariati e il comprensorio (circa 80 mila abitanti) è l’area della prevenzione. Dopo l’arrivo nel “Cosentino” della Tac e di due ecografi, uno per l’ambulatorio di Cardiologia e uno per il reparto Radiologia, si attende da mesi il nuovo mammografo, già acquistato dall’Azienda cosentina.

Le Lampare sollecitano quindi l’Asp, nella persona del commissario Antonello Graziano, affinché doti il Vittorio Cosentino di personale e attrezzature indispensabili nel momento in cui si attiveranno il Pronto Soccorso e il reparto di degenza per acuti, per come previsto nel Piano regionale licenziato dal presidente Roberto Occhiuto il 12 luglio scorso.

«La Regione Calabria ha firmato un accordo con il governo di Cuba per l’arrivo dei camici bianchi – commenta Mimmo Formaro – ma vogliamo ricordare che noi come Lampare avevamo lanciato questa soluzione già nel marzo 2021, quando siamo entrati in contatto con l’ambasciata cubana in Italia tramite l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba e il presidente Papacci. Il governo cubano diede anche ai tempi la sua disponibilità – continua il portavoce delle Lampare – ad inviarci professionisti competenti, con esperienza, da destinare al difficile comparto dell’emergenza urgenza».

Il problema dell’assenza dei medici in Italia, e soprattutto in Calabria, per Formaro è ormai “evidente e pericoloso”, occorre incentivare la formazione e ridare dignità al servizio sanitario nazionale renderndolo attraente . Quindi l’appello al Governo Meloni e a quello regionale a guida Occhiuto, di fare di tutto per non arrivare al modello sanitario statunitense, dove si cura solo chi paga.

«La Costituzione, all’articolo 32, sancisce il diritto alla tutela della salute – conclude  Formaro – ma negli ultimi 20 anni i Governi hanno distrutto il Servizio Sanitario Nazionale che come cittadini attivi ora abbiamo il dovere di salvare. È curioso che poi – conclude –  si vada a ricercare personale sanitario a Cuba, dove nelle università pubbliche si formano i medici e gli infermieri che andranno poi a lavorare anche nella sanità pubblica».

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 19 agosto 2023)

 

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