CARIATI – A quasi un anno dall’annuncio sui social del presidente commissario Roberto Occhiuto circa l’apertura, nell’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati, del pronto soccorso, la situazione sanitaria non sembra delle migliori. Del pronto soccorso si attende ancora l’inaugurazione, mentre all’interno dei locali, ristrutturati dall’Asp di Cosenza con un investimento di circa 1 milione di euro, è ancora attivo il vecchio Punto di Primo Intervento, rimpinguato di quattro medici cubani e alcuni infermieri. Sono ancora da ultimare i lavori all’esterno, nel nuovo reparto di Medicina e per l’ospedale di Comunità. Al netto delle attrezzature arrivate (Tac, mammografo e due ecografi) e di quelle che arriveranno con i fondi del Pnrr, ciò che continua a preoccupare è la carenza di personale nei servizi esistenti e la mancata realizzazione dell’elisuperficie adibita a volo notturno nelle adiacenze del nosocomio.
Una situazione allarmante, denunciata nei giorni scorsi dal gruppo Le Lampare e portata all’attenzione di Asp e Regione anche dal sindacato Nursind Cosenza, con l’ennesimo appello alle assunzioni per scongiurare il rischio chiusura dei servizi e migliorare l’emergenza urgenza. Il rappresentante territoriale Nicodemo Capalbo sollecita interventi immediati per non far sparire servizi indispensabili per i cittadini e scongiurare pesanti ripercussioni sul personale sanitario ormai al limite del burnout.
Capalbo e il segretario territoriale Roberto Mazzuca hanno scritto ai vertici Asp Cosenza, denunciando le gravi criticità registrate. A cominciare dagli Ambulatori, dove la già critica carenza di infermieri è destinata ad aggravarsi con il pensionamento di ulteriore personale; nel Laboratorio analisi, la mancanza di infermieri e tecnici sta costringendo l’Asp ad esborsi straordinari per far fronte alle necessità. Servono 13 unità infermieristiche nella Rsa medicalizzata, che va avanti con un organico insufficiente rispetto al numero dei degenti ospitati, tutti con patologie invalidanti, mentre nel Consultorio Familiare una sola ostetrica non riesce a fare fronte all’elevato numero di richieste. Nursind suggerisce ad Asp, al fine di scongiurare il collasso della sanità a Cariati, di reclutare personale facendo scorrere le graduatorie disponibili, avviare avvisi urgenti e ricorrere a prestazioni aggiuntive per i sanitari in servizio.
Per quanto riguarda l’elisuperficie promessa e mai realizzata, il sindacato ricorda che il Comune di Cariati, dopo una valutazione dei Dirigenti Asp, aveva già individuato un anno fa due probabili postazioni: il Ponte del Varco, distante circa 5 km tra andata e ritorno dall’ospedale, dove da qualche mese l’elisoccorso attera dopo che la Capitaneria di Porto ha affermato l’inidoneità dell’area portuale, e, altra soluzione, il terreno perimetrale all’interno dell’Ospedale, dove poter piazzare in tempi brevi l’elisuperficie. Questa seconda soluzione garantirebbe risposte immediate in un territorio vasto che si estende dalla marina di Cariati fino all’entroterra della Sila Greca. Anche perché – dicono da Nursind – a Paola è stato già fatto. Oggi l’elisoccorso a Cariati può volare dalle ore 7 del mattino fino alle ore 19 di sera. Con l’elisuperficie h24, il mezzo salvavita può sopperire durante la notte anche alle carenze di autombulanze, dando risposte efficaci e tempestive nelle patologie tempo dipendenti. (M.S.)