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STORIE DI DONNE, DI CAMMINI, DI SOGNI E DI RISCATTO: DIALOGO INTENSO E UN MESSAGGIO DI PACE NELL’8 MARZO AL MUSEO DI CARIATI

Donne migranti e giovani protagonisti al Civico, sempre più Museo dei Popoli

Un incontro partecipato e coinvolgente per il numeroso pubblico e i protagonisti, quello che si è svolto nella Giornata internazionale della Donna al Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati sul tema “Donne, arte e culture senza confini”.

Uno sguardo di condivisione e amicizia lanciato sulle migrazioni al femminile, per celebrare l’8 marzo in modo inclusivo, all’insegna della pace, del dialogo, della reciproca conoscenza e dello scambio di esperienze fra donne di diverse culture, radici e storie.

L’evento è stato voluto, nell’ambito della programmazione museale, dalla Direttrice Assunta Scorpiniti e curato insieme alle associazioni Kalyna, Agorà Kroton e Itacoro e alle donne delle comunità straniere presenti a Cariati.  È stato inoltre inframmezzato da intense letture poetiche sul tema da parte di Lidia, Carmen, Meryem, Bilel e Alessandro, giovani sia del luogo che di origine straniera, studenti presso locale Istituto Alberghiero, e dalle canzoni ascoltate dalla voce bellissima di Rossella Marino.

Nei vari momenti di confronto, al quale ha portato il saluto e il proprio contributo di idee la Presidente del Consiglio comunale e delegata alla Cultura Alda Montesanto, Yetunde e Feith (provenienti dalla Nigeria), Olha e Yulia (Ucraina), a Maria (Russia), Rodica (Romania), Natalia (Moldavia), Soukina e Meryem (Marocco), fino a Giulia, nata e vissuta il Germania con i genitori cariatesi emigrati, hanno condiviso pensieri, percorsi e le storie, anche molto toccanti, vissute sulle strade della migrazione.

Testimonianze drammatiche di fuga dai conflitti africani, attraverso il deserto e il mare, per trovare in Italia “una possibilità, e migliorare la vita”; o di partenze motivate dall’impoverimento soprattutto della classe media, “conseguente al fallimento delle nuove democrazie” dell’est europeo; o di dolore per i figli lasciati in patria e di soddisfazione di aver acquisito una nuova cultura; di  tragitti pieni di ostacoli per poter vivere in un paese, l’Italia, che è “il centro di ogni cultura, il sogno di ogni artista”. E poi il racconto della guerra vissuta dalle donne ucraine, le loro eroiche e solitarie fughe e l’impegno di aiutare da qui i rimasti nel Paese devastato e amatissimo; infine, quello del percorso forse meno doloroso, ma sempre difficile, anche per via dei pregiudizi, di donne col velo e senza, che hanno raggiunto nella cittadina ionica padri e mariti, fino  a quello delle ultime generazioni di donne nate nei paesi ospitanti, molto integrate, dinamiche e attive.

Un tratto comune: tanta gratitudine verso l’Italia e Cariati, per loro luogo di accoglienza, nuove esperienze e opportunità, anche per le famiglie, e il protagonismo femminile in emigrazione, che, stando al Rapporto 2023 della Fondazione Migrantes, è in continua crescita sia fra gli italiani all’estero, sia sul fronte degli arrivi in Italia.

Donne protagoniste anche nell’arte, forse il più grande segno di libertà: nell’occasione dell’evento al museo, la pittrice cariatese Caterina Taliano Grasso ha inaugurato la sua mostra “L’incanto indefinito del colore”, con magnifiche opere molto ammirate dal pubblico presente, che resteranno esposte per tutto il mese di marzo.

La Giornata internazionale della Donna al Museo di Cariati, conclusa con interventi dal pubblico e con il saluto del Sindaco Cataldo Minò e dell’Assessore Maria Crescente, è servita anche come presentazione del Progetto “Senza confini. Giornate di valorizzazione interculturale”, nato dalla collaborazione tra la Direzione del Museo e le organizzatrici dell’incontro dell’8 marzo; a partire dal 27 marzo, e per i mesi successivi, le varie comunità straniere di Cariati saranno protagoniste di Giornate dedicate alle loro espressioni culturali.

MuMAM Comunicazioni Museo Civico Cariati




 

 

 

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