Pietro Tangari, insignito del Leone d’Oro e del titolo di cavaliere della cucina italiana nel mondo, incoraggia i giovani a restare nella propria terra: «Io ce l’ho fatta, potete riuscirci anche voi»
CARIATI – Nella splendida cornice della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica Italiana a Roma, lo scorso 9 maggio Pietro Giovanni Tangari, in arte Pedro’s, è stato insignito di due dei più alti premi assegnati nell’ambito della cucina italiana e dell’imprenditoria. Il primo è la Pergamena di Riconoscimento Speciale al Merito, il secondo è il Collare di Cavaliere della Cucina Italiana nel Mondo, insieme a due spille placcate in oro zecchino raffiguranti il celebre Leone di San Marco, simbolo universale di prestigio.
La cerimonia di premiazione, nell’ambito del programma ufficiale del Comitato del Leone d’Oro di Venezia, è stata promossa dal senatore Sergio Rastelli. Il Leone d’Oro, nato nel 1932, è uno dei premi più ambiti al mondo; inizialmente destinato al cinema, nel corso dei decenni ha esteso il suo valore simbolico anche all’arte, alla cultura, all’imprenditoria e all’impegno sociale, diventando emblema di eccellenza e innovazione a livello internazionale.
Tangari non è nuovo a tali prestigiosi riconoscimenti, che vanno a confermare un impegno costante nel lavoro e nella formazione personale e di coloro che lo aiutano a mandare avanti le sue attività di Cariati, Mirto Crosia e Corigliano Rossano. Socio fondatore dell’associazione Calabria Excellent, è pizzaiolo professionista pluripremiato dal 2004, istruttore pizzaiolo dal 2008, giudice di Giuria tecnica nelle competizioni più importanti di pizza a livello nazionale e internazionale. È nota anche la sua presenza costante, dal 2015, a Casa Sanremo; è Ambasciatore Doc Italy dal 2020, Chef di Pizza Stellato con due stelle dal 2024. Nel 2016 la Regione Calabria lo ha insignito del riconoscimento di Ambasciatore dell’eccellenza culinaria.
Nelle motivazioni di questo ulteriore premio a Pietro Giovanni Tangari, si evince che è stato conferito «per l’eccellenza dimostrata nell’arte culinaria, per l’impegno profuso nella valorizzazione della tradizione gastronomica italiana nel mondo, e per aver contribuito con passione, competenza e spirito di innovazione alla diffusione dell’identità culturale e del patrimonio gastronomico del nostro Paese». Rimarcando la sua attenzione alla qualità delle materie prime, la capacità di unire tradizione e modernità, e per l’impatto positivo generato attraverso promozione del Made in Italy a livello nazionale e internazionale, il riconoscimento intende onorare non solo la sua carriera, ma anche l’esempio umano e professionale e il ruolo fondamentale che ha svolto e continua a svolgere come Ambasciatore della Cucina italiana nel Mondo.
Tangari a margine della cerimonia ha affermato: «Questa onorificenza speciale al merito la dedico a tutti i clienti che da circa 20 anni, con un sorriso, un complimento o anche una critica costruttiva, mi hanno aiutato a crescere e a migliorare ogni giorno, con umiltà, passione e sacrificio. Nel 1997 – ha ricordato – ero poco più di un ragazzo e impastavo pizze in un piccolo garage a Cariati. Una piccola insegna, pochi mezzi, ma tanta voglia di fare. Ai tanti giovani che si chiedono se valga la pena restare nella propria terra, dico: sì. Credeteci. Perché è possibile. Io ce l’ho fatta, e anche voi potete farcela». (M.S.)
