mercoledì, Giugno 25, 2025
No menu items!
HomeNewsAmbienteCALOPEZZATI - IL FRATINO TORNA SULLE SPIAGGE CALABRESI

CALOPEZZATI – IL FRATINO TORNA SULLE SPIAGGE CALABRESI

Primo nido attivo in regione, per il 2025, del piccolo volatile in via d’estinzione. Legambiente: «Sceglie solo spiagge incontaminate. Calopezzati può ambire alla Bandiera Blu»

Sulla spiaggia di Calopezzati è stato avvistato il primo nido attivo in Calabria del 2025 di Fratino (Charadrius alexandrinus). La notizia è stata diffusa dal Circolo Legambiente di Corigliano Rossano, che parla con grande entusiasmo di piccolo grande miracolo della natura, che chiama tutti alla responsabilità. Infatti, il Fratino è un piccolo uccello costiero a rischio estinzione che sceglie solo spiagge incontaminate per deporre le sue uova.

«La sua presenza significa chiaramente che il nostro litorale è ancora sano – affermano da Legambiente – ma bisogna fare attenzione: il Fratino nidifica direttamente sulla sabbia!». È quindi un imperativo categorico non usare mezzi meccanici per la pulizia del litorale, poiché tali strumenti rischiano di distruggere i nidi e compromettono l’intero habitat in cui sono presenti le dune. Le pulizie devono essere accurate, ma manuali e rispettose della sabbia, della vegetazione spontanea e delle zone sensibili.

C’è di più. Per Legambiente, Calopezzati potrebbe diventare la prima “spiaggia del Fratino” in Calabria, un modello di tutela ambientale e un esempio per tutta la regione. «Conservare l’habitat – ricorda ancora Legambiente – significa difendere la biodiversità, accrescere il valore turistico e, perché no, ambire anche alla Bandiera Blu».

La Lipu (Lega italiana protezione uccelli) ha proposto al Comune di Calopezzati l’adozione della delibera “Salvafratino”: un impegno concreto per proteggere questa specie in via di estinzione, simbolo delle nostre coste. E la delibera dell’ente guidato dal sindaco Antonello Giudiceandrea  non si è fatta attendere. Lipu richiama tutti, residenti e turisti, alla responsabilità nel rispettare le dune e i cartelli informativi, non portando cani liberi nelle aree sensibili e segnalando presenze sospette o attività dannose. Conclude Legambiente: «La natura ci ha fatto un dono, tocca a noi proteggerlo facendo attenzione agli ambienti dunali e sabbiosi, specialmente durante la stagione riproduttiva di tante specie animali».

Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano di Cosenza – L’Altravoce” 1 giugno 2025)

 

ARTICOLI AFFINI

ARTICOLI SUGGERITI