venerdì, Luglio 11, 2025
No menu items!
HomeNewsMANDATORICCIO - COMUNE, ARRIVA IL COMMISSARIO

MANDATORICCIO – COMUNE, ARRIVA IL COMMISSARIO

Il Municipio sarà retto da Danilo Fuscaldo fino a nuove elezioni. Il prefetto Padovano sospende il Consiglio dopo le dimissioni in massa. Il sindaco uscente: «Mi ricandiderò»

Dopo le dimissioni in massa del 23 giugno scorso di 7 consiglieri comunali su 10, il prefetto di Cosenza Rosa Maria Padovano sospende il Consiglio comunale di Mandatoriccio e nomina un commissario prefettizio. Si tratta del dottor Danilo Fuscaldo, viceprefetto aggiunto in servizio presso la Prefettura, al quale sono conferiti i poteri spettanti al sindaco, al consiglio e alla giunta comunale. Il provvedimento, emanato dal Prefetto il 25 giugno, si è reso necessario al fine di assicurare il normale funzionamento degli Organi elettivi e la gestione dell’ente fino a nuove elezioni.

È la seconda volta in tre anni che il piccolo Comune della Sila Greca viene commissariato. Questa volta a mettere la parola fine all’esperienza amministrativa del sindaco forzista Aldo Vincenzo Grispino, a tre anni dalla scadenza naturale del mandato, sono state le dimissioni contestuali di Francesco Greco, Angelica Pizzuti, Gabriele Mangone e Franco Mangone della maggioranza; Egidio Carlino, Marianna Filippelli e Francesco Pugliese della minoranza.

La crisi politica all’interno della maggioranza è iniziata qualche mese addietro, con la revoca da parte del sindaco della nomina di vicesindaco e assessore a Francesco Greco. Un atto dovuto, secondo Grispino, che ha avuto come conseguenza, nell’assise dello scorso 28 maggio, la sonora bocciatura del Bilancio consuntivo 2024. Il primo cittadino, in questo tempo, ha tentato di ricucire lo strappo facendo entrare in Giunta le consigliere Carmela Corvo e Rosetta Spataro. In questo modo, nella nuova seduta dell’assise convocata per il 26 giugno, sperava di riuscire a far approvare il documento contabile e di scongiurare la caduta dell’amministrazione. Purtroppo per lui, le dimissioni contestuali dei sette consiglieri sono arrivate prima sul tavolo del Prefetto. Tanta la delusione e l’amarezza del sindaco uscente, che parla di “pugnalata alle spalle della comunità” annunciando: «Mi ricandiderò».

UN COMIZIO PER SPIEGARE I MOTIVI DELLA CRISI

Lo scorso 26 giugno, in piazza XX Settembre, in un pubblico comizio Vincenzo Aldo Grispino ha parlato ai suoi concittadini. «Sono un uomo della Prima Repubblica – ha detto – do valore alla parola data. Faccio mea culpa per aver scelto i componenti della lista che hanno generato questo scompiglio, ma mi ricandiderò per portare a compimento quanto avviato e per il bene della nostra cittadina».

L’ex sindaco ha spiegato nel dettaglio i motivi che hanno portato alla crisi amministrativa. I primi segnali li aveva già riscontrati durante il primo Consiglio Comunale, quando per l’elezione del presidente del Consiglio l’opposizione espresse ben 3 preferenze per Angelica Pizzuti della maggioranza. Un fatto insolito – secondo Grispino – per creare scompiglio. Poi la pretesa della Pizzuti di entrare in giunta con delega delle pari opportunità, che non ha ottenuto, e l’inizio di un’azione continua di disturbo.

Grispino ha poi parlato di sotterfugi e di incontri carbonari: «In questi due anni – ha aggiunto – l’opposizione non ha fatto opposizione, ma solo incontri carbonari per far cadere l’amministrazione. Anche il 28 maggio, quando non venne approvato il bilancio consuntivo, la minoranza si è sottratta al dialogo e al confronto, dimostrando irresponsabilità». L’ex sindaco ha poi chiarito i motivi delle revoche al vicesindaco e all’assessore Mangone, colpevoli – ha detto – di aver creato attriti, un clima destabilizzante e cattivi rapporti con tutti. «Più volte sono dovuto intervenire – ha ricordato – per mettere pezze e aggiustare guai. Mandatoriccio non ha bisogno di sceriffi, ma di amministratori che siano umili servitori e abbiano rispetto dei cittadini».

Nel corso del comizio, l’ormai ex primo cittadino ha tracciato un resoconto delle principali opere pubbliche realizzate e prossime al completamento. Su tutte, la Caserma dei Carabinieri e la Residenza per anziani. Ha, inoltre, ricordato che il Piano Integrato di Attività e Organizzazione ha ridato dignità ai dipendenti comunali, il 70% dei quali a 18 ore, e l’importanza del rinnovo della convenzione per garantire acqua alla marina, passando da 7 a 10 litri al secondo, infine l’attivazione di 4 nuovi pozzi per ovviare all’emergenza idrica.

Il sindaco uscente, infine, ha lanciato un appello alla comunità: «Mandatoriccio oggi subisce per la terza volta la mortificazione del commissariamento. Ma io non mi fermo, noi non ci fermiamo – ha concluso – vogliamo continuare a fare di Mandatoriccio un paese libero dove regni serenità e pace, che possa dare opportunità a tutte le imprese locali». A partire da questa estate, un comitato lavorerà per costruire la nuova lista del candidato a sindaco Aldo Grispino, in cui non dovranno entrare «persone con interessi particolari».

(Maria Scorpiniti -Il Quotidiano del Sud- L’AltraVoce – 30 giugno 2025)

ARTICOLI AFFINI

ARTICOLI SUGGERITI