Si riaprono i battenti dopo tre anni di lavori e “interminabili ritardi”. In passato ha visto la vicenda ha visto momenti di tensione tra genitori e l’ex sindaco Russo
CROSIA – Primo giorno speciale per alunni e genitori del plesso scolastico di Sorrenti che, dopo tre anni, finalmente riapre i battenti. Una vera e propria festa nella festa, con la presenza del sindaco Maria Teresa Aiello che ha colto l’occasione per fare gli auguri a tutti gli studenti di ogni ordine e grado della comunità crosiota. «Dopo tre anni di lavori e interminabili ritardi – ha affermato Aiello nel corso della cerimonia di inaugurazione della scuola – abbiamo riconsegnato ai bambini e alle famiglie il plesso di Sorrenti. Un plauso all’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Pedace e alla dirigente scolastica dell’IC Rachele Donnici. Questo è il risultato di sinergie e di tante figure che hanno lavorato insieme – ha continuato il primo cittadino – essere comunità vuol dire comunione d’intenti per un buon risultato amministrativo, ma soprattutto umano. Il percorso scolastico infatti – ha concluso – non è fatto soltanto di materie, ma soprattutto di relazioni umane”. Aiello era accompagnata dal presidente del Consiglio comunale Teresa Blefari, dall’assessore Mariateresa Cosentino e dalle consigliere Paola Marino e Rosa Turco. Al termine, la Sindaca si è rivolta agli studenti, incoraggiandoli ad impegnarsi nello studio «per saper scindere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, per essere cittadini del mondo e avere le basi di una conoscenza reale».
Soddisfatta anche la dirigente Donnici, che ha dichiarato: «Finalmente i piccoli allievi della Sorrenti si sono riappropriati del loro plesso. Per tre anni questi piccoli alunni sono stati dislocati in vari plessi e adesso hanno ritrovato la loro scuola che, ci tengo a precisare, è pienamente funzionale e pronta a tornare a pieno regime». Anche se – da quanto si è appreso – ci sono ancora da ultimare gli spazi esterni che, al momento, non possono essere fruiti pienamente dai bambini.
La vicenda del plesso Sorrenti negli ultimi anni ha tenuto banco a Crosia, con diverse manifestazioni di protesta da parte dei genitori, che si erano costituiti in Comitato, e finanche dei bambini che, zaino in spalla, a settembre di un anno fa si erano recati davanti ai cancelli della loro scuola chiusa, con i lavori per l’ennesima volta fermi. Lavori che, a parere delle famiglie, si erano protratti per troppo tempo, con continue riprese e stop dovuti – secondo il Comune – ad una variante tecnica.
L’allora sindaco Antonio Russo asseriva di essere consapevole dei disagi “non dovuti a volontà o negligenza dell’Amministrazione comunale”, provvedendo a dislocare la popolazione scolastica di Sorrenti in tre differenti locali: il nido La Chiocciola, la parrocchia San Francesco d’Assisi e le aule dell’Istituto Tecnico Economico. Una soluzione temporanea che non era piaciuta ai genitori, i quali erano persino arrivati a minacciare di non mandare più i figli a scuola. Più volte il “caso” è stato oggetto di interrogazioni consiliari, incontri, esposti, finalizzati a conoscere la data di fine dei lavori e a chiedere per quei bambini una scuola più sicura delle soluzioni temporanee.
Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 18 settembre 2024)